una specie di blog.
una specie di tentativo, per espormi e per obbligarmi a scrivere un racconto la settimana.
vediamo quanto dura, vediamo quanto duro.
senza nessun vincolo, senza nessun capo e nessuno che è obbligato a leggermi o cose del genere.
in rete senza rete, senza paura che quello che scrivo vada perso o copiato, perché potrò sempre inventare una nuova storia, quando mi sarò stufato di quelle vecchie.
l'intento di condividere, di parlarne, di dare un momento di svago, di raccontare una storia, anche di tenermi in contatto con l'italia dalla città vicina e lontana dove mi trovo adesso.
l'idea di fare qualcosa in italiano, in questo anno dove per me tutto è in inglese, di attaccarmi alla lingua, alla mia lingua che per me è molto importante, una delle mie poche cose sacre.
mi fa arrabbiare quando la gente non sa il congiuntivo, e mi fa altrettanto arrabbiare quando la gente non accetta le parolacce.
abbiamo una lingua meravigliosa, la prendo un po' a prestito insieme a voi.
e giustamente, il titolo, perché il titolo?
the world looks red.
il mondo appare rosso.
per indicare la stranezza di quello che ci circonda.
per mostrare l'idea che davanti a quello che vediamo applichiamo sempre un filtro.
perché è una canzone dei sonic youth, una delle prime, in cui il testo è una serie di espressioni, casuali, evocative, senza una narrazione.
perché i miei racconti prendono quasi sempre spunto da canzoni o poesie, che mi fanno venire in mente una storia.
le inserirò, per dare un riferimento su dove sono partito.
magari ci scriverò un racconto su, divertendomi a tenere insieme immagini che non c'entrano l'una con l'altra come in un sogno.
se a qualcuno va di farsi sanguinare un po' le orecchie, la canzone è qui.
http://www.youtube.com/watch?v=n32UVI1uPM0
il titolo è anche l'unica cosa in inglese di tutto il blog, ed è per essere un po' intenzionalmente incoerente.
se voglio fare un blog che sia un'eccezione, meglio non stare troppo attento alle mie stesse regole.
e cosa contiene il blog?
racconti.
non pensieri, non impressioni.
solo racconti brevi.
in questo stesso periodo sto scrivendo anche qualcosa di più lungo, ma intanto qui pubblicherò soltanto i racconti, a mano a mano che vengono fuori.
niente di troppo rifinito, di troppo meditato, tutto come mi esce e via in rete.
buona lettura, spero di condividere molto con voi.
e un grazie in anticipo a tutti coloro che leggendo o scrivendo, parteciperanno.
alberto
una specie di tentativo, per espormi e per obbligarmi a scrivere un racconto la settimana.
vediamo quanto dura, vediamo quanto duro.
senza nessun vincolo, senza nessun capo e nessuno che è obbligato a leggermi o cose del genere.
in rete senza rete, senza paura che quello che scrivo vada perso o copiato, perché potrò sempre inventare una nuova storia, quando mi sarò stufato di quelle vecchie.
l'intento di condividere, di parlarne, di dare un momento di svago, di raccontare una storia, anche di tenermi in contatto con l'italia dalla città vicina e lontana dove mi trovo adesso.
l'idea di fare qualcosa in italiano, in questo anno dove per me tutto è in inglese, di attaccarmi alla lingua, alla mia lingua che per me è molto importante, una delle mie poche cose sacre.
mi fa arrabbiare quando la gente non sa il congiuntivo, e mi fa altrettanto arrabbiare quando la gente non accetta le parolacce.
abbiamo una lingua meravigliosa, la prendo un po' a prestito insieme a voi.
e giustamente, il titolo, perché il titolo?
the world looks red.
il mondo appare rosso.
per indicare la stranezza di quello che ci circonda.
per mostrare l'idea che davanti a quello che vediamo applichiamo sempre un filtro.
perché è una canzone dei sonic youth, una delle prime, in cui il testo è una serie di espressioni, casuali, evocative, senza una narrazione.
perché i miei racconti prendono quasi sempre spunto da canzoni o poesie, che mi fanno venire in mente una storia.
le inserirò, per dare un riferimento su dove sono partito.
magari ci scriverò un racconto su, divertendomi a tenere insieme immagini che non c'entrano l'una con l'altra come in un sogno.
se a qualcuno va di farsi sanguinare un po' le orecchie, la canzone è qui.
http://www.youtube.com/watch?v=n32UVI1uPM0
il titolo è anche l'unica cosa in inglese di tutto il blog, ed è per essere un po' intenzionalmente incoerente.
se voglio fare un blog che sia un'eccezione, meglio non stare troppo attento alle mie stesse regole.
e cosa contiene il blog?
racconti.
non pensieri, non impressioni.
solo racconti brevi.
in questo stesso periodo sto scrivendo anche qualcosa di più lungo, ma intanto qui pubblicherò soltanto i racconti, a mano a mano che vengono fuori.
niente di troppo rifinito, di troppo meditato, tutto come mi esce e via in rete.
buona lettura, spero di condividere molto con voi.
e un grazie in anticipo a tutti coloro che leggendo o scrivendo, parteciperanno.
alberto